23 dicembre 2011

SuperLANCIO e la Crisi_Parte Seconda - s01e06





Avete mai osservato attentamente un corso d’acqua?


Le pietre del cammino tracciano la sua rotta attraverso le montagne. Quando resistere significherebbe venire distrutta, allora l’acqua si lascia scivolare, dolcemente o impetuosamente a seconda del dislivello, verso valle. L’acqua si adatta al cammino che il destino le ha preparato per lei, ma non dimentica il proprio obiettivo: il mare.
Fragile alla sorgente, a poco a poco acquista la forza dagli altri fiumi che incontra.

 
Il pipistrello è proprio così, fragile ora è il suo cuore. La vista della sua ex lo ha reso vulnerabile e fragile, così come la sorgente.
Una maschera di rincoglionimento totale si è insediata sul suo volto. Era quello che SuperLancio sperava non avvenisse.


Ma ma ma, è lei? No non è lei, mi sono sbagliato. No è lei. Ora che faccio? Vado da lei? Forse ci dovrei andare. Che le dico? Potrei insultarla. O forse potrei dirle che la amo anco…



POOOM!!!






Un pugno come non se ne vedevano dai tempi di Mike Tyson si stampò sul muso del pipistrello.
Ora anche voi sapete come mai tutti i pipistrelli hanno il musetto schiacciato.



Bat, che cosa stai dicendo? Ricordi come ti ha ferito? Come ti ha riempito di veleno con tutte le sue menzogne? Ricordi? Le tue ferite sono ancora aperte, così come il tuo naso ora. Se torni da lei perderai te stesso e tutto quello per cui vivi.

Il pipistrello passò i successivi 10 minuti a capire che cosa fosse successo, poi tornò lucido.
Eh mamma mia come la fai tragica SuperLancio. Comunque hai ragione. Guardala. Mi aveva detto che si era mollata con quell’altro. Quello con cui mi aveva cornificato, e invece eccoli ancora lì a braccetto.

Ah perché sei un, ehm un, diciamo un cerbiattino?

No no, sono proprio come cantava Cocciante, un cervo a primavera.

Apperò. Bat ascoltà. Il cuore di un supereroe è un diamante troppo prezioso per essere messo nelle mani di una gallina. Le galline sono interessate solo a beccare i semini dal terreno, e se incontrano una perla di rara bellezza loro la lasciano lì, perché non se ne fanno nulla. Loro vogliono solo beccare. Sii implacabile con il tradimento, ma non vendicarti. Limitati ad allontanare i tuoi nemici dalla tua vita, scancellala da Facebook, senza lottare contro di loro oltre il tempo necessario.


Il pipistrello guardò SuperLancio con gli occhi colmi di lacrime e il naso colmo di sangue.

Minchia Bat, presto torniamo a casa che tamponiamo la ferita. disse SuperLancio.

SuperLancio, mi fa male il cuore, ma adesso di più il naso.

Bat, tutto passa. Tranne noi. Ricordalo.


I due si abbracciarono. Poi si avviarono verso casa. Le Bat si teneva il naso con la mano destra cercando di tamponare come meglio poteva e intanto guardava in giro se riusciva a scovare quei due occhi dolci di cui si era appena innamorato. La mano sinistra, quasi come se avesse preso da sola la decisione senza ricevere ordine alcuno dal cervello, si allungò fino a prendere quella di SuperLancio. Per un momento il nostro SuperEroe preferito fece per scostarsi. Chissà a cosa avrebbe pensato la gente.


Immaginatevi un momento la scena: mentre passeggiate tranquillamente, magari con il vostro bambino o fidanzato o anche da soli, incontrate due personaggi travestiti, mano nella mano, uno che piange e si tiene il naso insanguinato e l’altro che cerca di consolarlo. Chissà che gli urlereste contro. Forse di andarsene da qualche altra parte, che l’aria aperta non è il luogo dove fare certe cose. Ma parlereste a sproposito, del resto come sempre si fa quando si giudica avendo in mano nulla se non un paio di dettagli. Non ci sarebbe tra l’altro nulla di male se anche il vostro primo pensiero fosse stato corretto, che in fondo l’amore non ha sesso. E poi, a che altro servono gli amici se non a questo?


Tornarono a casa e curarono le ferite di Batman. Il naso, con un batuffolo di cotone, il cuore, con un bell’albero di natale. Chiamarono anche l’amico di Batman, un certo Robin, che li aiutò ad abbattere un bel pino nel parco adiacente e portarlo in casa.

Lo sistemarono nel salotto e cominciarono ad addobbarlo. Il sorriso sul volto del pipistrello era tornato a splendere. Finirono l’albero e l’amico imbranato di Batman urlò festante.



Ed ora la stella la metto iooo!!!









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