2 giugno 2012

Zzzzzzzzaira la Moschita




Per un momento il ragazzo rimane stupito dalla potenza di quel pezzo di gomma. Cancella i colori dal bianco, li sottrae a poco a poco e al suo posto dà vita a strane forme colorate.

Per un momento dicevo, perchè tutto viene esageratamente surclassato dalle parole di Anselmo il Geco. E' già sorprendente svegliarsi di prima mattina e trovare il mondo pieno di una coltre di nebbia fitta fitta, ma sentire un geco parlare questo proprio non se lo sarebbe mai aspettato. C'è stato un momento nella sua vita in cui ci ha creduto. Ci credeva che gli animali potessero parlare. Li aveva sentiti farlo in televisione e poi ci aveva fatto caso anche per strada. Ma poi aveva capito che era la sua immaginazione a farli parlare.
I grandi lo avevano convinto, Gli animali non parlano, sono solo animali loro, non sentono le cose che sentiamo noi, non provano niente.

Si sbagliavano, ma avevano però ragione sul fatto che non sono come noi. Poveri. Non offendiamoli gli animali.

Tu chi sei? Gli ribadì il Geco.

Il ragazzo prese coraggio, Io sono Carletto.
Bene Carletto, impugna forte la gomma che hai nella mano destra, dammi un amico con cui giocare.

Il Giovine abbassò lo sguardo sulla gomma nella sua mano, la fissò un istante. Sorrise. Spalancò gli occhi dall'eccitazione, guardò Anselmo e gli fece un cenno di assenso con la testa.

Cancellò

Un ronzio pervase l'ambiente finora ovattato per quella cappa di nebbia.
Zzzzzzzzzzzzzzz,  era ora Carletto che mi cancellassiiiiiiiizzzzzz
Tu chi sei? chiese lui
Mi chiamo Zzzzzzzzzaira e sono una Zzzmosquita sono originaria dello Zzzzzzzzzzzaire, dai forza, ora che sai come si fa, cancella cancella!!!









to be continued...