Racconti




Quelli qui di seguito elencati sono fatti di cronaca realmente successi e lo dico solo per ribadire il concetto, dato che un fatto di cronaca, di per se, dovrebbe narrare sempre qualcosa di vero. Uso il condizionale perché conosciamo bene il mestiere dello scrittore, un osservatore il più delle volte imparziale, almeno nelle intenzioni, che tende a narrare solo quello che il suo particolare punto di vista gli consente di vedere e la sua percezione gli suggerisce di cogliere. Ho detto nelle intenzioni perché è insito in ognuno di noi, specialmente negli Italici che nella loquacità sono maestri, virtù sviluppata fin dai tempi degli antichi romani, spingersi un po’ oltre la semplice narrazione dei fatti. Così il mio rafforzativo sottolinea che, seppur edulcorati in qualche frangente, i fatti narrati da ora in avanti e per tutti gli scritti futuri saranno davvero racconti di cronaca e quindi, per definizione, veritieri.

E dei racconti e gli schiribizzi che si può dire se non che c'è del vero perfino nell'assurdità più grande?

Infine non sono poeta ma mi ritengo tale, che ad autostimarsi ci si guadagna in salute, e c'è del vero, davvero in ogni strofa.



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