16 novembre 2012

La cameretta




“Ti ho tradito, ma non volevo. Ti ho tradito, ma non lo rivedrò mai più. No. Ho baciato un altro ma amo te. No no no”. Con il telefono in mano stava cercando tra le chiamate effettuate il numero di Manuela. Era il primo della lista.
“Pronto”,
“Manu sono io, come si fa a dire al tuo fidanzato che lo hai tradito?”
“Non si fa. Ilenia, ancora con questa storia? Ne abbiamo già parlato, ascoltami anche questa volta, sono la tua migliore amica, ti fidi di me?”, e senza aspettare risposta. “Ormai la cazzata l’hai fatta. Si parla di un bacio, che vuoi che sia? Ora basta che non lo senti più. Tu abiti a Roma, lui a Milano, tu hai vent’anni, lui trenta. Pensi davvero che questa storia abbia un futuro?”.
“Forse si”.
“Forse no, Ilenia per favore, ragiona, tutto è contro di voi, le vostre vite sono totalmente diverse, siete così lontani. Avrai bisogno di lui e non sarà al tuo fianco. Dimenticalo, pensa ad Alessandro, non dirgli niente di questa storia e mettici una pietra sopra. Non voglio vederti soffrire”.
Nell’appoggiare il telefono sul comodino aveva urtato il burrocacao che era caduto sul pavimento ma non aveva fatto rumore alcuno perché la caduta era stata attutita dal pigiama spalmato per terra. In quel preciso istante si era accorta di tutti quei vestiti sparsi per la stanza. Devo darmi una mossa, aveva pensato. In un paio d’ore di lavoro aveva rimesso a nuovo quella cameretta. Si era poi sdraiata sul letto e, forse a causa della stanchezza per la rassettata o per via della tensione che si stava dissolvendo, si era addormentata senza altri pensieri che non fossero il suo nuovo amore. Al risveglio si sentiva rigenerata, convinta che la distanza fisica non fosse poi un problema per due persone che si amano. Un sorriso albeggiava sul suo volto, aveva deciso di dire tutto al fidanzato. Forse lui l’avrebbe perdonata oppure no, ma stava male al pensiero di quello che gli stava tacendo e alla situazione che si era creata, così gli aveva dato appuntamento al porticciolo al laghetto vicino casa. Stavano lì, uno di fronte all’altra, facendo attenzione a non incrociare gli sguardi. Alessandro aveva capito subito come sarebbe andata a finire.
“Fa parte della natura umana tenere dei piccoli segreti su noi stessi.” Aveva esordito Ilenia scura in volto, “Lo facciamo tutti, mi tingo i capelli, indosso i push-up, ma quando rivelare la verità potrebbe distruggere tutto ciò che sei, tu cosa faresti? Scapperesti o la inseguiresti? Ora sono molto confusa su noi due, e anche se Manuela mi ha suggerito di non parlartene e dimenticare tutto, io non ce la faccio più e vorrei dirti
“Ilenia” la interruppe lui, “ti chiedo perdono, è stato solo un errore, un grosso errore, giuro che con Manuela è tutto finito”.
Ora suo padre è in pensione e sta sempre a casa. In compenso Ilenia si è trasferita a Milano. Ha una donna delle pulizie che le rassetta la casa, tranne la sua cameretta. A quella ci pensa lei.

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