C'era
una volta, tanto ma tanto tempo fa, un uomo che viveva uccidendo
animali e mangiando la carne cruda. Soffriva di verme solitario e non
riusciva mai ad ingrassare di un etto. Una volta un fulmine colpì la casa
sull'albero di suo figlio e da quel giorno imparò a controllare il
fuoco. Aveva cominciato a cuocere la carne prima di mangiarla. Il mondo
divenne un pò migliore.
La tenia era scomparsa dal suo stomaco.
Aveva cominciato a mettere chili su chili e la pancetta stava spuntando
dal suo prima scheletrico ventre. Faceva un sacco di movimento per
smaltire il grasso in eccesso. Era sempre a spasso per la foresta, ma un
giorno inciampò in un ramo e cadendo si sbucciò il ginocchio. Pianse
fino a non avere più lacrime, poi non avendone più smise di piangere e
inventò la ruota. Il mondo divenne un pò migliore.
Con una ruota sola si sa, non si va da nessuna parte. L'uomo l'aveva appesa ad un ramo. Il
figlio aveva cominciato a giocarci e la faceva girare e girare e girare
e girare. E girava la ruota, girava e girava. Ma gira che ti gira,
avevano cominciato a girargli anche altre cose. Non salutava più i
vicini, rispondeva male alla moglie, tirava ceffoni al figlio. La madre
vedendolo così nervoso aveva fatto una torta con
dentro quel poco che aveva e cioè pane vecchio e raffermo bagnato nel latte a cui poi ci aveva aggiunto cacao, uvette, pinoli, amaretti
dolci, da non confondere con i dolcetti amari. Voleva rabbonirlo un pò.
Ma siccome la ruota girava tantissimo, tantissima ne dovette fare per combattere quell'animo burbero. Ne aveva fatta talmente tanta che era
persino avanzata e così l'aveva data a tutto il paese. La torta. Quella
torta prese il nome di TORTA PAESANA. E il mondo divenne un pò migliore.
molto interessante e affascinante ma soprattutto sembra molto buona
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