Il colore Bianco è un colore ad alta
luminosità. Come il nero che oscura tutto, anch’esso non permette di definire le
cose che ne vengono irragiate. La differenza sostanziale tra i due colori è
che, nel caso del nero, dell’indefinito ne è l’essenza. Il bianco invece è
tutto, ogni cosa. Esso contiene infatti tutti i colori dello spettro elettromagnetico.
Stando a questa teoria, verrebbe da pensare
che un foglio completamente bianco abbia già al suo interno, forse inserite tra
le trame della cellulosa stessa, tutte le informazioni che si cercano.
La stesura di un racconto quindi non è altro
che un processo di sottrazione e non una somma. Si è sempre pensato che un
foglio bianco andasse riempito con colori e scritte, ma non è affatto così.
Armiamoci di gomma da cancellare e sottraiamo colore di volta in volta.
Il racconto che apparirà è già scritto nel
foglio, bisogna solo tirarlo fuori.
E’ mattino in una piccola città del nord Italia. Un ragazzo si sveglia e,
ancora sonnolento, si affaccia alla finestra. Uno sbadiglio e con gli occhi chiusi si
stiracchia ancora una volta. Nel riaprirli un bagliore proveniente da
fuori lo acceca. È la nebbia. Si stropiccia gli occhi per vedere meglio ma
davanti a lui solo un’intensa luce bianca.
Per poter vedere oltre quel bagliore i suoi occhi si dovranno abituare un
poco alla luce ma non basterà.
Libera la mente figlio mio.
Butta via tutte le informazioni inutili e vedrai che piano piano apparirà
il paesaggio.
Dategli un foglio bianco e farà sognare il mondo.
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Libera la mente