Era una mattina in cui la nebbia la
faseva da Paron su tuta la pianura padana, ostregheta.
Non si vedeva al di là del proprio
naso. SuperLancio, che aveva un nasone lunghissimo, vedeva come fosse
giorno. Quando aprì la persiana della finestra di camera sua si accorse subito
che qualcosa nell’aria non andava, si sentiva come costipato. Quindi si
soffiò il naso e riprovò, ma la costipazione continuava.
Non sono io, sarà la nebbia, pensò.
Inspirò allora fortemente aria nei
polmoni e la nebbia scomparve. La gente di Lison era felice che la nebbia era
scomparsa e per tutte le vie della città si sentiva elogiare l’operato di
Superlancio e non si parlava d’altro:
U Signur ghè vedi, MIRACOL, gridava
esterefatta una vecchietta guarita dalla sua cataratta proprio in
quell’istante, GRAZIE SUPERLANCIOOO.
Ch’el lì l’è propr un terun ch’el non ghe pias la nebbia, diceva qualche malelingua invidiosa.
Felice del suo operato SuperLancio
chiuse la finestra, si vestì e decise che per salvare il mondo dal temibile
effetto serra, suo acerrimo nemico, avrebbe preso la Supermoto anziché la Super macchina per andare al lavoro.
In questo modo emetterò meno particelle inquinanti, disse a voce alta il supereroe, quasi per convincersi di quello che
stava dicendo.
Queste polveri sottili non danno tregua alla città, i miei concittdini meritano aria più pulita, ostregheta. Snif
Snif. Sento una presenza massiccia di
agenti inquinanti, meglio allacciare il casco e andare piano altrimenti mi
potrebbero dare la multa.
Ridendo da solo a crepapelle per la sua battuta esilarante, sfidò il freddo pungente andando a lavoro con Gandalf, la Supermoto grigia e lasciando la Bionda parcheggiata nella grotta sotterranea, dove celava tutti i suoi possedimenti. Infatti la grotta era vuota e così, un’ala importante di questa la sub-affittava a batman che la usava quando aveva del lavoro arretrato e almeno, gli faceva un pò di compagnia.
Zingari ai semafori, vecchiette che
attraversano la strada più lente di una tartaruga, donne al volante di SUV che
portano il loro bimbo a scuola e che parcheggiano ad effetto pendolo, cioè
andando avanti e indietro per l’eternità senza riuscire mai a parcheggiare, studenti
che scendono dagli autobus e per attraversare la strada ci passano davanti rischiando ogni volta lo stiramento da parte di motorini in fase di sorpasso,
ragazzetti che inchiodano improvvisamente con i loro macchinoni corazzati… Non c’è pericolo che SuperLancio non
sappia fronteggiare e finalmente, malgrado le dita congelate, riesce ad arrivare in ufficio sano e salvo e con tonnellate di Co2 in meno prodotte.
Il mondo non rischierà, almeno per i
prossimi 2 giorni, nessun riscaldamento globale dovuto all’effetto serra e
il freddo continuerà a portare raffreddori e malattie infettive sulla
popolazione tutta.
Ancora una volta il mondo è salvo.
GRAZIE SUPERLANCIO!!!